Canottaggio
Il canottaggio è uno sport di velocità e resistenza che utilizza delle barche dalla forma estremamente affusolata, nella quale gli atleti siedono su seggiolini scorrevoli detti carrelli, orientati verso poppa ed usano dei remi per far muovere l’imbarcazione. Questo sport può essere praticato su fiumi, laghi o sul mare. Le principali differenze nelle imbarcazioni usate per il canottaggio sono date dal numero di componenti dell’equipaggio, dal numero di remi azionati da ogni vogatore, che possono essere uno (“di punta”) o due (“di coppia”) e dalla presenza o meno di un timoniere (si parla quindi di “con” e “senza”).
Le imbarcazioni da canottaggio olimpico sono lunghe e strette, allo scopo di ridurre la resistenza offerta dall’acqua. Questa forma le rende instabili, pertanto essere in grado di tenere in equilibrio la barca, ponendo al tempo stesso il massimo dello sforzo nei remi, è una dote essenziale per il canottaggio.
Le imbarcazioni, in origine costruite in legno, sono oggi fabbricate in fibra di carbonio, mentre le imbarcazioni da competizione sono ormai quasi tutte in materiali compositi.
Coastal Rowing
Un nuovo modo di intendere il canottaggio - in virtù del quale l’agonismo vuole la sua parte, ma ad emergere è soprattutto il rapporto canottiere-mare- natura- è rappresentato dal Coastal Rowing(Canottaggio costiero) nato in Francia sul finire degli anni ’80.
In una nazione caratterizzata da oltre settemila chilometri di coste, il canottaggio costiero è un’ importante calamita per attirare nuovi utenti e potenziali interessati all’attività remiera. Barche eclettiche, adatte ad un utilizzo agonistico ma anche alla pratica scolastica grazie ad indubbie qualità di stabilità ed alla caratteristica di essere autosvuotanti. Ma non solo: il Coastal Rowing è anche un veicolo di promozione turistica per il territorio grazie alla possibilità di organizzare regate lungo il mare di tutta Italia ed all’innata dote di trovare collocazione lungo tutte le spiagge. La FIC crede fortemente nello sviluppo del Coastal Rowing.
Il canottaggio è atipico per quanto riguarda lo sforzo richiesto agli atleti. La distanza di gara standard -nel caso del canottaggio olimpico- di 2.000 m è abbastanza lunga da richiedere doti di resistenza, ma abbastanza corta (di solito da 5’30” a 8’00”) da sembrare una gara di velocità. Ben diversa la situazione nel caso di gare Coastal per le quali la distanza standard è di circa 6.000 m per le quali la resistenza –e con essa il più o meno ostile moto ondoso- gioca un ruolo determinante. Ciò significa che i vogatori possiedono una potenza tra le più alte di tutti gli sport.
Al tempo stesso i movimenti richiesti da questo sport comprimono i polmoni degli atleti, limitando la quantità di ossigeno disponibile. Ciò richiede che il vogatore adatti la respirazione al ritmo della remata, tipicamente inalando ed esalando due volte per remata, contrariamente ad altri sport dove l’atleta può respirare liberamente.